FORTE DEI MARMI. Allo scopo di chiarire tutti i dubbi  ai cittadini, il vice sindaco Michele Molino illustra le  modalità di conteggio della TARES, la Tassa sui Rifiuti E Servizi comunali, appena entrata in vigore e che prevede la copertura del 100% dei costi del servizio raccolta e smaltimento rifiuti.”Oggi – spiega Molino- effettuare un paragone tra la vecchia TARSU e la nuova TARES è  fuorviante in quanto, a parità di altre condizioni, le modalità di calcolo non sono più unicamente riferite alle superfici, ma connesse alla capacità di produrre rifiuti: categorie merceologiche per le utenze non domestiche e numero dei componenti il nucleo familiare per le utenze domestiche.

A questo va anche aggiunta una considerazione importante: i costi del servizio rifiuti venivano coperti in regime TARSU all’80% dalla Tassa e quindi dai cittadini, mentre questo non è più giuridicamente possibile con la TARES che obbliga le amministrazioni a recuperare il 100% dei costi dall’imposizione, addirittura con l’aggiunta di 0,30 euro al metro quadro, dei quali attualmente beneficia direttamente lo Stato. I forti incrementi che molti cittadini ed imprese hanno constatato ricevendo le nuove bollette TARES trovano dunque la “magra” giustificazione in un obbligo che l’amministrazione comunale ha solo potuto in parte ammortizzare, lavorando su coefficienti inderogabili nei limiti minimi e massimi.  Non è pertanto da imputare alla giunta Buratti la responsabilità dell’aumento, tanto più che il costo globale del servizio è pressoché rimasto invariato rispetto all’anno 2012”. Entrando nel dettaglio si evince che, per il calcolo della nuova tassa è necessaria l’approvazione di un Piano Finanziario (approvato dal Comune di Forte dei Marmi nel Consiglio comunale del 4 luglio scorso, nel quale sono inseriti tutti i costi inerenti al servizio, compresi quelli operativi di gestione e comuni (ammortamenti, accantonamenti).

E’ sulla base dell’importo complessivo che viene calcolata la tassa, con la quale si deve raggiungere la copertura integrale del Piano finanziario. Alla tariffa così determinata vengono inoltre applicati:

–         una percentuale del 4 % destinata alla Provincia come Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente;

–         una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, introdotta dal Legislatore al fine di dare copertura ai costi relativi a servizi indivisibili dei Comuni, ma che viene invece pagata in un’unica soluzione, con la rata scadente a Dicembre, direttamente allo Stato.

Il Comune di Forte dei Marmi, sulla base dei calcoli effettuati per la  produzione dei rifiuti, ha inoltre deliberato che la suddivisione dei costi provenienti dal Piano Finanziario debba essere coperta al 60% dalle utenze domestiche ed al 40% da quelle non domestiche. Per le utenze non domestiche (40% del costo del piano finanziario) è prevista l’articolazione dell’imposizione in 30 categorie merceologiche, all’interno delle quali l’Ente ha la facoltà di stabilire dei coefficienti minimi o massimi da applicare, non derogabili. L’unica possibilità d’intervento da parte del Comune, ai fini di un’adeguata perequazione fiscale, è stata l’applicazione di coefficienti minimi per quelle attività che, seguendo i dettami della nuova normativa, avrebbero subito un incremento “sproporzionato” rispetto a quanto effettivamente versato per l’anno 2012. Per le utenze domestiche, che devono coprire il 60% del costo complessivo del piano finanziario, invece, va segnalato come l’applicazione della TARES abbia significato un notevole incremento rispetto all’anno precedente per i nuclei familiari numerosi (maggiori ai tre componenti). Questo,  in quanto la parte variabile della tassa, riferita ai costi di raccolta trasporto e smaltimento dell’indifferenziato e del differenziato, viene calcolata sulla base del numero dei componenti familiari, a differenza della parte fissa, riferita ai costi di spazzamento, di trattamento, riciclo, operativi di gestione e d’uso del capitale, che ancora si imputa sulla base dei metri quadrati dell’abitazione. Da ciò si deduce che gli incrementi dell’anno corrente sono stati in proporzione più rilevanti per i nuclei numerosi anche se occupanti abitazioni di superficie ridotta.

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ultimo aggiornamento: 17-09-2013


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